Alluvione Emilia Romagna, i perché di cedimenti e crepe sui muri

    In seguito alle alluvioni e gli eventi geologici del maggio 2023 in Emilia-Romagna sono molte le segnalazioni di cedimenti e crepe nei muri degli edifici. Ecco le cause e le soluzioni al problema 

    Le alluvioni e le inondazioni in Emilia-Romagna dello scorso maggio 2023 sono ricordate come un fenomeno particolarmente violento e calamitoso in quanto si è trattato di un fronte meteorologico occluso di origine atlantica, alimentato a sua volta da un ciclone mediterraneo, che ha generato sulla regione piogge persistenti, allagamenti, straripamenti e frane
    Questi eventi hanno provocato una rottura degli equilibri terrestri della zona, con conseguenti cedimenti delle fondazioni di numerosi edifici

    A fronte di questo aumentato rischio di catastrofi naturali dovute al cambiamento climatico, segnaliamo che il governo ha inserito nella Legge di Bilancio 2024 l’obbligo di assicurazione per le imprese con franchigia non superiore al 15%. Come funziona? In sintesi, entro il 31 dicembre 2024 le imprese, con sede legale in Italia, sono invitate ad iscriversi nel Registro delle imprese e a stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali che si possono verificare sul territorio nazionale. Si tratta quindi di terreni, fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali.

    Le piogge intense e le conseguenze sul terreno

    Fenomeni alluvionali intensi come quello che ha colpito l’Emilia-Romagna nei primi mesi del 2023, ma anche la più recente alluvione del 2 novembre in Toscana, vanno valutati nell’insieme delle condizioni ambientali nel quale si sono verificati.

    Va infatti ricordato, per l’alluvione in Emilia-Romagna, come l’intera penisola avesse fatto fronte a un altrettanto estremo e prolungato periodo siccitoso nell’estate del 2022. In genere, comunque, gli esperti sono concordi nel ritenere questi eventi calamitosi frutto dei cambiamenti climatici in atto sul nostro pianeta. 

    Queste significative variazioni dei livelli di umidità del terreno arrivano sempre più in profondità nel suolo e innescano conseguenze a catena di cui abbiamo prova solo attraverso la siccità dello strato superficiale.

    Non sono però solo i raccolti e l’agricoltura le principali vittime dei fenomeni atmosferici intensi e prolungati come la siccità e le alluvioni. I terreni su cui poggiano le fondazioni di edifici, capannoni industriali, pavimentazioni stradali, ponti, rischiano di perdere la loro stabilità, innescando problemi a catena e pericolo di instabilità.

    Nella maggior parte dei casi il primo segnale lanciato dalle costruzioni è la comparsa delle crepe sui muri o sulle pavimentazioni

    Le conseguenze di alluvioni e siccità sugli edifici

    Le alluvioni causano danni ingenti all'agricoltura e allo strato superficiale del terreno, ma impattano negativamente anche sulla salute degli immobili. In particolare la situazione si fa ancora più critica quando i terreni sono di natura argillosa. L’argilla infatti reagisce ai periodi di siccità contraendo il suo volume e aumentandolo in caso di piogge straordinarie.  

    Le conseguenze di questi fenomeni di ritiro ed espansione dell’argilla si ripercuotono su tutto ciò che si trova al di sopra di essa.  Un esempio sono le fondazioni degli edifici che possono cedere e provocare l’apertura di lesioni sulle murature.

    I cambiamenti climatici in corso hanno quindi modificato i comportamenti e le reazioni del terreno, andando a provocare conseguenze anche in profondità. Ciò significa che se fino a qualche anno fa la siccità poteva arrivare a un metro di profondità, con la siccità prolungata può spingersi oltre e alterare gravemente lo stato degli strati di terreno sottostante. E la stessa cosa accade in caso di alluvioni.

    Nello specifico, Uretek sta registrando un numero sempre crescente di richieste di intervento in seguito a dilavamenti provocati dalle forti e abbondanti piogge. Un esempio, tra gli altri, è il Trentino-Alto Adige, che nell’estate 2023 è stato colpito tra luglio e agosto da importanti fronti temporaleschi e piogge prolungate che hanno provocato conseguenze gravi per l’intero territorio, dai danni all’agricoltura fino all’abbattimento deGLi alberi e lo straripamento dei corsi d’acqua. 

    Principali sintomi di cedimenti strutturali causati da alluvioni ed eventi geologici

    Ogni crepa ha il suo perché. Una prima differenziazione si può fare sulla base del luogo in cui si presenta:

    - Crepe nei muri
    - Crepe nel pavimento

    Come risolvere il problema dei cedimenti

    Quando si notano le prime crepe sui muri, la cosa più importante da fare è identificare la causa della loro comparsa. In questo modo saremo in grado di identificare l’indice di pericolosità e, a sua volta, scoprire il modo migliore per risolvere il problema.
    Tra le soluzioni possibili, c’è il consolidamento di murature e fondazioni mediante la tecnologia Uretek con il sistema di iniezioni di resine espandenti nel terreno di fondazione. 

    La soluzione Uretek con iniezioni di resine espandenti

    Uretek utilizza il sistema brevettato di iniezione Uretek Multipoint® e tecnologia Deep Injections®, un’alternativa ai tradizionali sistemi di consolidamento di fondazioni che prevedono micropali, jet grouting o sottofondazioni.

    Il metodo con iniezioni di resina espandente è generalmente più economico, meno invasivo e semplice da realizzare.

    I tecnici Uretek sono a disposizione con ispezioni specialistiche e preventivi gratuiti in tutta Italia per trovare la soluzione più adeguata per risolvere i problemi di cedimenti e crepe nei muri. 

    Verifica dell’efficacia dell’intervento di consolidamento Uretek

    Il metodo di consolidamento dei terreni di fondazione Uretek prevede l’utilizzo di due sistemi di verifica dell’efficacia dell’intervento:

    • Sistema laser: necessario per monitorare il principio di sollevamento della struttura. Questo indicatore prova l’efficacia dell’intervento perché indica che il terreno di fondazione ha raggiunto un grado di compressione e di addensamento superiore non solo al contrasto derivante dal carico soprastante, ma anche da quello, molto maggiore, che si sviluppa all’atto del sollevamento stesso. Il sistema laser è indispensabile anche per garantire la sicurezza dell’intervento.
    • Prova penetrometrica: le prove penetrometriche pre e post intervento sono necessarie per quantificare l’effettivo miglioramento delle caratteristiche meccaniche del terreno. Il test viene effettuato con uno strumento specifico che misura il numero di colpi necessari per l’infissione della punta nel terreno.

     

    L’immediata efficacia della soluzione Uretek permette di eseguire subito i collaudi o verificare i risultati dell’intervento.