Il tracciato della S.P. 413 corre parallelo all’Autostrada A22 del Brennero e collega la città di Modena con Carpi e Novi di Modena proseguendo poi in territorio mantovano. Il traffico che la percorre è piuttosto intenso con una forte componente di automezzi pesanti.
IL PROBLEMA
Sulla pavimentazione stradale, nel tratto compreso tra il km 38+200 e il km 41, erano emersi pericolosi avvallamenti e fenditure longitudinali anche di notevoli dimensioni. Le cause del cedimento erano imputabili al costipamento del terreno di riporto su cui era stata realizzata la pavimentazione, accentuato dalle vibrazioni dei mezzi in transito e dalle successive operazioni di ricarica del manto stradale che, nel tempo, aveva raggiunto in molti punti lo spessore di un metro.
Le esigenze del cliente
Il committente necessitava un intervento risolutivo e capace di garantire nel tempo la massima sicurezza. Inoltre non doveva essere interrotta la normale circolazione stradale: data l’importanza dell’arteria, il blocco della circolazione, oltre agli enormi disagi in sé, avrebbe causato un danno notevole all’intera economia locale.
Perché è stata scelta la soluzione Uretek:
- Rapidità
attenta pianificazione e programmazione dei tempi di esecuzione che permettevano di realizzare l’opera in tempi relativamente brevi; - Costi competitivi
- Non invasività
l’intervento proposto da Uretek non necessitava di scavi o lavori in muratura, non avrebbe sporcato l’area né prodotto scarti di lavorazione; - Monitoraggio continuo del lavoro
durante l’intervento le attività sarebbero state sottoposte a controllo in tempo reale mediante tecnologia laser d’avanguardia e personale altamente qualificato; - Applicazione della tecnologia esclusiva Uretek Deep Injections®
che, grazie all’iniezione della resina espandente Uretek Geoplus® ad alta pressione di rigonfiamento, compatta il terreno e stabilizza le strutture; - Attenzione all’ambiente
la miscelazione delle resine Uretek® genera un prodotto finale inerte, che non rilascia eluati nel terreno e nelle eventuali falde presenti.
LA SOLUZIONE
Nessuno dei numerosi interventi realizzati in passato dall’ANAS (palancolati, pali in sodio, stabilizzazioni a calce, ecc.) aveva apportato miglioramenti significativi, per questa ragione i tecnici della Provincia di Modena hanno voluto adottare una tecnologia innovativa: l’iniezione di resine poliuretaniche ad alta pressione di rigonfiamento che, espandendosi, trasmettono al volume solido circostante un’azione di compattazione con conseguente aumento di capacità portante. La nostra tecnologia flessibile e poco invasiva, Uretek Deep Injections®, ci ha consentito di soddisfare le esigenze del committente: intervenire senza asportare il manto stradale e senza bloccare la circolazione dei veicoli.
Le indagini finali hanno dimostrato che il terreno che abbiamo trattato offre ora parametri di resistenza e di deformabilità sostanzialmente migliorati: tutte le verticali indagate con prove penetrometriche, sia statiche che dinamiche, rilevano un incremento della resistenza alla punta, rispetto alla lettura pre-intervento, superiore al 40% (come previsto da progetto) e mediamente compreso tra l’80% e il 100%. Abbiamo svolto le opere entro i tempi stabiliti nel programma lavori: 35 giorni lavorativi.
L'INTERVENTO NEL DETTAGLIO
Il cantiere
Per il sussistere di ragioni tecniche e di tutela di diritti esclusivi, i lavori sono stati affidati ad Uretek mediante procedura negoziata secondo quanto previsto dall'art. 57 comma 2 lettera b del d.lgs 163/2006.
L’intervento ha interessato un tratto di circa 2,8 km di strada provinciale nell’ambito del quale abbiamo eseguito complessivamente 10.700 iniezioni per una superficie totale di 17.400 mq.
La pianificazione del cantiere
Abbiamo organizzato il cantiere in modo da garantire la transitabilità di un’intera corsia della S.P. 413 in senso unico alternato regolato da impianto semaforico. Abbiamo svolto i lavori su tre turni di otto ore lavorative con squadre di otto elementi per ogni turno, impegnati cinque giorni alla settimana 24 ore su 24. Ogni squadra era composta da un addetto alla segnaletica, un capo cantiere, due addetti alle perforazioni e due alle iniezioni, un capo squadra e un assistente. In cantiere erano presenti due camion completamente attrezzati, uno di scorta, un camper adibito ad uso ufficio e tre corpi illuminanti utilizzati durante i turni notturni.
IN BREVE
- 2,8 Km di strada in andata (una corsia) e altrettanti in ritorno;
- 18.000 m2 circa di superficie stradale interessata;
- 10.700 fori eseguiti con un interasse di 1,25 m; 3 squadre, ciascuna composta da 7- 8 elementi, su turni di 8 ore;
- 35 giorni lavorativi, 5 giorni a settimana, 24 ore al giorno;
- numerosi test di verifica: prove penetrometriche dinamiche e statiche, prove pressiometriche e prove sismiche;
- 70 m di lunghezza massima del cantiere; 60 secondi massimi di attesa dei veicoli al semaforo.
Le fasi operative
In primo luogo abbiamo provveduto al tracciamento della maglia delle perforazioni e ad ogni punto abbiamo associato un numero progressivo per ogni verso di percorrenza del cantiere. Mediante l’utilizzo di perforatori manuali, abbiamo perforato lo strato di conglomerato bituminoso fino a raggiungere la quota di estradosso del sottostante rilevato: abbiamo poi infisso nel terreno i tubi d’iniezione fino a una profondità di 4 metri al di sotto del piano stradale e, con apposita pistola, abbiamo iniettato la resina espandente bicomponente. Durante l’iniezione, partendo dalla quota più profonda e risalendo fino alla quota di intradosso dello strato bituminoso, abbiamo progressivamente sfilato i tubi di iniezione utilizzando un estrattore idraulico a velocità controllata. Per ogni singola iniezione (identificata dal numero assegnato) abbiamo registrato la quantità complessiva di resina iniettata e abbiamo tenuto costantemente sotto controllo la quota del piano stradale per mezzo di livella laser, in modo da poter interrompere l’iniezione in caso di rigonfiamenti anomali; terminata l’iniezione, abbiamo estratto completamente il tubo d’iniezione sigillando il foro con un’apposita malta.
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