Il sottopasso ferroviario è costituito da n. 2 elementi scatolari in calcestruzzo armato realizzati per l’attraversamento delle due linee ferroviarie Rovigo-Verona e Rovigo-Chioggia.
IL PROBLEMA
Gli elementi strutturali dei manufatti scatolari e delle rampe di collegamento risultavano disconnessi tra loro. Nei punti di giunzione, all’interno dello spessore del sottofondo stradale, erano stati posati dei tubi drenanti per la captazione delle acque di falda. Questi venivano però frequentemente intasati dal trasportato solido delle acque che, di conseguenza, affioravano dal manto stradale invadendo la carreggiata e mettendo in pericolo la circolazione automobilistica.
Le esigenze del cliente
Era necessario intervenire in tempi rapidi per mettere in sicurezza la carreggiata, impattando però il meno possibile sulla circolazione stradale.
Perché è stata scelta la soluzione Uretek:
- Rapidità
attenta pianificazione e programmazione dei tempi di esecuzione che permettevano di realizzare l’opera in pochi giorni lavorativi; - Non invasività
l’intervento proposto da Uretek non necessitava di scavi o lavori in muratura, non avrebbe sporcato l’area né prodotto scarti di lavorazione; - Intervento localizzato
la squadra di Uretek avrebbe circoscritto la propria area di intervento permettendo il regolare svolgimento della circolazione stradale e ferroviaria; - Utilizzo della tecnologia brevettata Uretek Water Barrier®
che, grazie all’impiego di resina espandente e gel saturante, arresta le infiltrazioni da murature, solitamente contro terra, che presentano discontinuità. - Attenzione all’ambiente
la miscelazione delle resine Uretek® genera un prodotto finale inerte, che non rilascia eluati nel terreno e nelle eventuali falde presenti. - Uretek è qualificata per la categoria di specializzazione LOC001 (SQ011 - SISTEMA DI QUALIFICAZIONE “LAVORI OPERE CIVILI ALLA SEDE FERROVIARIA”) e da SNCF per know-how nel settore ferroviario.
LA SOLUZIONE
Il nostro intervento ha previsto l’applicazione della tecnologia brevettata Uretek Water Barrier®. Tramite dei fori (diametro: 12 mm, interasse: 60 - 90 cm) eseguiti sulle platee a monte e a valle dei giunti orizzontali e sui muri, abbiamo iniettato speciali resine espandenti nel terreno di fondazione delle platee e nella zona a ridosso delle pareti verticali. In questo modo abbiamo arrestato le infiltrazioni in tali zone (giunti orizzontali sviluppo lineare di 57,0 m; giunti verticali sviluppo lineare di 67,0 m) riducendo la contropressione della falda sui giunti delle platee accostate e sui giunti dei paramenti murari.
La riduzione del 90-95% della pressione di falda posta a tergo delle platee e dei paramenti murari, ha consentito di passare al trattamento successivo. In questa seconda fase abbiamo sigillato le porosità e le fessurazioni del calcestruzzo con un gel saturante in grado di percorrere le lesioni presenti sul manufatto o le discontinuità residue fra corpi diversi, occludendo qualsiasi passaggio dell’’acqua.
Osservazioni
le resine poliuretaniche hanno un modulo elastico simile a quello dei terreni e inoltre, essendo più leggere del terreno stesso, non lo appesantiscono pur mantenendo inalterate le spinte a tergo dei manufatti esistenti.
L'INTERVENTO NEL DETTAGLIO
- Il sottopasso ferroviario prima dell'intervento.
- Sigillatura dei giunti verticali.
- Sigillatura dei giunti orizzontali.
- Particolare manometro di controllo delle iniezioni