Il fabbricato, a destinazione d’uso residenziale, è stato costruito nel 1994 su cinque livelli fuori terra più una parte interrata. Le fondazioni, sia del fabbricato che del corpo garage, sono costituite da travi rovesce in calcestruzzo armato.
IL PROBLEMA
L’edificio, in seguito al sisma del 6 aprile 2009, ha subito diversi danni. In previsione di una ristrutturazione totale abbiamo analizzato i carichi attuali e futuri. Nella zona individuata per il consolidamento si rendeva necessario, secondo la progettazione eseguita, l’incremento dei parametri geotecnici dello strato costituito da argilla limoso-sabbiosa (Cu = 0,67 kg/cm2 ) del 35%.
Le esigenze del cliente
Il committente necessitava un intervento di consolidamento delle fondazioni rapido, garantito nel tempo e rispettoso delle norme antisismiche.
Perchè è stata scelta la soluzione Uretek:
- Rapidità
attenta pianificazione e programmazione dei tempi di esecuzione che permettevano di realizzare l’opera in tempi relativamente brevi; - Costi competitivi;
- Non invasività
l’intervento proposto da Uretek non necessitava scavi o lavori in muratura, non avrebbe sporcato l’area né prodotto scarti di lavorazione; - Monitoraggio continuo del lavoro
sia durante che dopo l’intervento le attività sarebbero state sottoposte a controllo in tempo reale mediante tecnologia laser d’avanguardia e personale altamente qualificato; - Applicazione della tecnologia esclusiva Uretek Deep Injections®
che, grazie all’iniezione della resina espandente Uretek Geoplus® ad alta pressione di rigonfiamento, compatta il terreno e stabilizza le strutture; - Attenzione all’ambiente
la miscelazione fuori terra delle resine Uretek® genera un prodotto finale inerte, che non rilascia eluati nel terreno e nelle eventuali falde presenti.
LA SOLUZIONE
Abbiamo scelto di applicare la tecnologia Uretek Deep Injections® che, con iniezioni della speciale resina espandente Uretek Geoplus®, consolida il terreno in due fasi distinte ma complementari:
- 1ª FASE - Compattazione superficiale
abbiamo eseguito iniezioni all'intradosso delle fondazioni allo scopo di migliorare le caratteristiche geomeccaniche del terreno e riempire i vuoti macroscopici presenti nell'interfaccia fondazione-terreno. - 2ª FASE - Consolidamento in profondità
nel terreno interessato dai carichi trasmessi dall’edificio abbiamo eseguito iniezioni su ulteriori tre livelli di profondità. Complessivamente abbiamo consolidato il terreno sottostante 117,0 ml di fondazione continua.
L'INTERVENTO NEL DETTAGLIO
Le indagini
- Il terreno:
dalle indagini che abbiamo effettuato e secondo la relazione geologica fornita, il terreno di fondazione, dopo la copertura antropica, presente dal piano di campagna fino a circa 2,00 metri di profondità, risultava composto da limi sabbiosi con argilla da m -2,00 a m -6,00 dal p.c e da sabbie limose con argilla da m -6,00 a m 11,5 dal p.c. - Le fondazioni:
rispetto al piano di lavoro, abbiamo rilevato il piano d’imposta delle fondazioni continue, del tipo a trave rovescia, alla profondità di m 1,70 per il corpo A e di m 1,00 per il corpo B. La larghezza della base delle fondazioni è risultata pari a m 1,0-1,5 per il corpo A e pari a m 0,5-0,7 per il corpo B. - Le fasi operative:
Abbiamo perforato le strutture di fondazione ad intervalli regolari con fori di 26 mm di diametro estesi per una lunghezza massima di m 3,10. Nelle zone in cui il substrato roccioso era più superficiale è abbiamo ravvicinato il loro interasse verticale. In questo modo abbiamo potuto raggiungere con precisione il volume maggiormente interessato dai carichi in superficie.
Nei fori abbiamo inserito, mediante percussione, i condotti di iniezione in acciaio. Durante le operazioni di iniezione abbiamo riscontrato un sollevamento delle strutture in elevazione compreso tra mm 1,0 e mm 2,0.
Abbiamo verificato l’esito positivo dell’intervento mediante 18 prove penetrometriche dinamiche comparative (9 pre-iniezione e 9 post-iniezione) che hanno permesso di apprezzare l’incremento dei parametri meccanici dei volumi di terreno trattati con le iniezioni. Abbiamo eseguito le prove con un penetrometro dinamico medio DPM30.
In corrispondenza dell’angolo del corpo B abbiamo realizzato anche una prova penetrometrica in corso d’opera (prova P10), al fine di valutare il miglioramento delle caratteristiche del terreno che l’iniezione stava producendo in quella zona. Dall’analisi dei risultati delle prove penetrometriche post-iniezione abbiamo rilevato il raggiungimento dell’obiettivo progettuale concordato. Il numero di colpi medio (N10) nel volume di terreno trattato è stato, infatti:
- almeno pari a 13 nelle zone ascensore;
- almeno pari a 10 nelle altre zone oggetto d’intervento.
Osservazioni
L'intervento che abbiamo eseguito presso il condominio “Il Bosco” è coperto da una doppia garanzia: quella contrattuale fornita da Uretek e quella assicurativa fornita da QBE, primaria compagnia mondiale di assicurazioni. Entrambe coprono i primi dieci anni a partire dalla data di fine lavori.