L’ipermercato COOP di Dielsdorf, nel Cantone di Zurigo in Svizzera, fu costruito circa 30 anni fa. L’edificio è ad un solo piano fuori terra e poggia su un terreno ghiaioso con limo.
IL PROBLEMA
Per la costruzione della nuova fossa del montacarichi si doveva realizzare uno scavo di oltre 2 metri di profondità. Data la presenza di una falda superficiale, appena sotto l’intradosso della platea di fondazione, era necessario ridurre fortemente la permeabilità del terreno per contenere al massimo le infiltrazioni d’acqua.
Perchè è stata scelta la soluzione Uretek:
- rapidità;
- costi competitivi;
- non invasività: l’intervento proposto non avrebbe alterato l’estetica della muratura, non avrebbe sporcato l’area né prodotto scarti di lavorazione;
- monitoraggio del lavoro mediante tecnologia laser;
- applicazione della resina Idro CP200, prodotta in esclusiva per Uretek, con caratteristiche meccaniche paragonabili a quelle delle normali malte di allettamento, non subisce dilavamento ed è impermeabile;
- trattamento uniforme in ogni punto della struttura muraria;
attenzione all’ambiente: la miscelazione fuori terra delle resine Uretek® genera un prodotto finale inerte, che non rilascia eluati nel terreno e nelle eventuali falde presenti.
LA SOLUZIONE
Dopo aver attentamente esaminato le caratteristiche del terreno abbiamo scelto di intervenire utilizzando la speciale resina poliuretanica bicomponente Idro CP 200.
I lavori si sono articolati in 3 fasi:
- Fase 1: prima di iniziare le operazioni di scavo abbiamo eseguito delle iniezioni verticali di tipo colonnare attorno ai lati della fossa in progetto.
- Fase 2: abbiamo poi eseguito ulteriori iniezioni verticali di tipo colonnare per impermeabilizzare la futura superficie orizzontale (del “tappo” di fondo a - 2 metri di profondità);
- Fase 3: da ultimo abbiamo bloccato eventuali venute d’acqua residue che potevano manifestarsi durante le operazioni di scavo, spruzzando la resina direttamente sulle pareti dello scavo.
Osservazioni
Le iniezioni di tipo “colonnare” o iniezioni “a colonna”, si eseguono partendo dalla massima profondità d’iniezione prevista, sfilando gradualmente il condotto d’iniezione durante l’erogazione della resina. L’estrazione del condotto avviene a velocità controllata grazie all’ausilio di un estrattore idraulico.
IL PROGETTO NEL DETTAGLIO
La resina Idro CP 200
Idro CP 200 è una resina bicomponente prodotta in esclusiva per Uretek che viene iniettata allo stato liquido mentre è già in fase di reazione. In un tempo compreso tra 30 e 60 secondi termina la sua espansione, aumentando di volume fino a un massimo di 2,5 volte e acquisisce in 24 ore le caratteristiche meccaniche definitive. La sua pressione massima d’espansione, in condizioni di massimo confinamento, è limitata a circa 200 kPa e diminuisce durante l’espansione.
- Caratteristiche Chimico-Fisiche: la resina espansa è una schiuma di poliuretano bicomponente, a celle chiuse, che possiede un peso specifico inferiore a quello dell’acqua. Il coefficiente di permeabilità è pari a 10-9 m/s e la viscosità media, prima dell’espansione, è compresa fra 200 e 300 mPa.s a 20°C.
Abbiamo misurato un grado di espansione, cioè l’aumento di volume a reazione avvenuta rispetto allo stato liquido iniziale, pari a 2,5 in condizioni non confinate. Durante l’aumento di volume si sviluppa, al variare delle condizioni di confinamento, una pressione d’espansione che decresce da 200 kPa a 20 kPa. - Grado di imbibizione: per eseguire la prova abbiamo immerso un campione in acqua (1,25 m di profondità) a 20° per sette giorni. In tutti i casi esaminati la spinta di galleggiamento è variata meno dell’1% e le variazioni dimensionali del provino sono state irrilevanti.
- Durata nel tempo: la natura poliuretanica del prodotto assicura un’ottima durabilità nel tempo. L’azienda chimica produttrice garantisce la stabilità del prodotto per 60 anni.
I lavori
L’obiettivo era ridurre fortemente la permeabilità del terreno sabbioso al punto da permettere l’esecuzione dello scavo usando normali pompe di aggottamento. In primo luogo abbiamo eseguito iniezioni di resina, con modalità “a colonna”, attorno al quadrilatero di realizzazione della fossa e poi abbiamo realizzato il “tappo” di fondo.
Quest’ultimo ha richiesto iniezioni a colonna a maglia fitta che, partendo dalla quota di -1 metro dal piano di fondo scavo previsto dal progetto (-3 metri da p.c.), sono arrivate a circa 10 cm sopra il livello di fondo scavo stesso. In questo modo abbiamo isolato dalle venute d’acqua sia le pareti che il fondo dello scavo creando una sorta di vasca a bassa permeabilità.
Infine, durante l'avanzamento dell'opera di scavo, abbiamo prontamente bloccato le venute d’acqua più consistenti spruzzando la resina direttamente sulla parete di scavo.
L’intervento ha avuto pieno successo ed ha soddisfatto completamente le aspettative del committente che, in seguito, ha richiesto una nuova offerta per un intervento con analoghe caratteristiche.
