Con il termine liquefazione si intende appunto la perdita di resistenza di terreni saturi d’acqua sotto sollecitazioni statiche o dinamiche, in conseguenza delle quali i detti depositi raggiungono uno stato di fluidità paragonabile a quella di una massa viscosa.
Ciò avviene quando, sotto l’azione sismica e non solo, la pressione dell’acqua nei vuoti del terreno (pori), detta pressione interstiziale, aumenta progressivamente fino ad uguagliare la pressione totale di confinamento, cioè quando gli sforzi efficaci a carico dello scheletro solido del materiale, dai quali dipende la resistenza al taglio, si riducono a zero. In pratica le particelle galleggiano nell’acqua.
La liquefazione si manifesta in concomitanza di eventi sismici che superano una certa intensità (magnitudo generalmente superiore a 5.5-6.0).
Schema degli effetti della liquefazione